Le principali cause di perdita di Pagerank.

perdita di pagerank


Anche se il nostro posizionamento nei motori di ricerca sembra dipendere sempre meno dal pagerank del nostro blog e sempre più dalla qualità dei nostri contenuti, il pagerank rimane sempre un “giudizio” espresso da Google nei nostri confronti, costruito col tempo, e vederlo scendere dopo un aggiornamento, a parte il disappunto personale, può essere indice di problemi nel nostro sito che alla lunga potrebbero danneggiare il suo posizionamento anche nei risultati dei motori di ricerca.

Come richiesto in vari commenti, riassumo quali sono le principali cause note di penalizzazione da parte di Google per cercare di evitarle o porvi rimedio.

1. Link sospetti, troppi link, link corrotti

Comincio con i link perchè in genere sono la principale causa di penalizzazione. Google non ama le pagine con troppi link, perchè da una parte viene considerata di poca qualità e utilità per l’utente, dall’altra sembra un tentativo di costruire una strategia di scambio link disonesta. Secondo le dichiarazioni ufficiali, il numero di link in una singola pagina non dovrebbe essere superiore al centinaio, anche se io consiglierei di tenerlo molto più basso.

Allo stesso modo, non sono amati i link corrotti, cioè che portano a siti inesistenti: potrebbero essere indice di obsolescenza della pagina, e di sicuro una pagina con link che non portano a niente è poco utile a chi cerca delle informazioni.

Stesso atteggiamento negativo verso i link a pagamento, molti siti sono stati penalizzati in passato per averli inseriti e si sono visti quasi cancellati dai motori di ricerca.

2. Contenuti duplicati

Fare il copia incolla dei post di altri non serve a niente, perchè Google individua le pagine duplicate e penalizza il sito del blogger che cerca di fare il furbo. Stessa cosa potrebbe succedere duplicando i propri contenuti. L’ultimo aggiornamento del motore di ricerca era mirato a colpire proprio questo genere di siti.

3. Invecchiamento delle pagine

Chi consulta in modo analitico le statistiche del proprio blog vedrà che alcune pagine col tempo smettono di essere visitate fino a scomparire del tutto dal motore di ricerca. E’ possibile che Google per svariate ragioni le consideri obsolete, preferendo nuovi contenuti che trattano lo stesso argomento. Questa “perdita di pagine” dal motore di ricerca può influire negativamente nel tempo, per questo è importante aggiungere sempre nuovi contenuti: Google ama i siti aggiornati.

4. Perdita di backlink

Google da molto peso ai link che puntano al nostro blog: influiscono sia sul suo pagerank che sulla considerazione generale che il motore di ricerca ha nei suoi confronti. Col tempo può essere che questi link diminuiscano, o magari le pagine che li contengono diventano così vecchie da non essere più prese in considerazione da Google.
In realtà, sembra che ad influire in questo senso sia la capacità del sito di generare backlink nel tempo: avere molti link che risalgono a dieci anni fa potrebbe non darci alcun risultato.

5. Lentezza e pesantezza delle pagine

Oltre che nella penalizzazione nei confronti dei motori di ricerca, un sito molto lento da caricare influisce molto anche sul giudizio che ne danno i visitatori, che nella maggior parte delle volte scappano prima che si carichi tutta la pagina (sempre che non si sia bloccato il computer nel frattempo... mi è capitato anche questo!). Sempre per essere vicino ai gusti degli utenti, Google evita di presentare nei risultati del motore di ricerca pagine troppo lente da caricare. Questa caratteristica influisce negativamente anche nel pagerank.
 

6. Cambio di dominio

Ho già raccontato la mia personale esperienza. Dopo un cambio di dominio, il pagerank potrebbe diminuire anche in caso di redirect, o addirittura essere azzerato. Una delle figure chiave di Google però racconta che al suo blog personale non è successo (che strano caso!).

7. Cloaking

Per cloaking si intende una tecnica con la quale, tramite javascript o linguaggi simili, il contenuto mostrato ai motori di ricerca è pesantemente diverso da quello che vedono i lettori. Lo scopo naturalmente è imbrogliare il motore di ricerca e ottenere un posizionamento per determinati termini che non sono quelli contenuti nelle pagine finali, o magari nascondere qualcosa che non piacerebbe al motore di ricerca. Atteggiamento disonesto che viene condannato sia dagli utenti sia da Google.

8. Perdita di contenuti

Può capitare nel tempo che si decida di cancellare vecchi articoli per spostarli, magari, da un’altra parte. Quando Google indicizza il nostro si accorge delle pagine mancanti, e se questa pratica è continuata nel tempo può penalizzare fortemente sia il nostro posizionamento che il pagerank, perchè ai suoi occhi il sito diventa poco attendibile.

9. Scarsa qualità del server

Può succedere che il server che ospita il nostro blog sia lento o che spesso vada offline, magari per lavori di manutenzione. Se come me state siete passati a un dominio personalizzato comprandolo direttamente tramite Blogger, allora siete relativamente al sicuro, visto che GoDaddy è uno dei più affidabili del mondo (anche se un paio di mesi fa tutti i blog sono diventati inaccessibili per un’intera notte). La stessa cosa non si può dire di certi provider italiani.
Un sito che scompare spesso o che è molto lento (non per causa nostra, ma a causa del server) viene fortemente penalizzato da Google, e direi anche giustamente.
Il mio consiglio naturalmente è di affidarsi sempre a host di qualità, nei limiti di costi che possiamo sostenere. Gli utenti Blogger sono fortunati in questo senso, con 10-12 euro l’anno hanno dominio personalizzato, banda illimitata e spazio illimitato per i contenuti, tutto su server di altissima qualità. Per altre piattaforme (come Wordpress) la cosa può essere molto diversa.

Fare un checkup al nostro blog

La maggior parte dei problemi possono essere facilmente individuati controllando periodicamente lo stato di salute del nostro blog dai strumenti per webmaster di Google. Sarà facile individuare problemi di link corrotti o pagine troppo lente da caricare, con vari consigli su come risolvere il problema.
 

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